Come capire se sei pronto ad investire
Investire serve a difendere il potere di acquisto dei nostri soldi, costantemente minacciato dall’inflazione. Eppure, ancora oggi molte persone evitano di investire per una repulsione naturale e istintiva che si chiama paura di perdere o avversione alla perdita.
Avversione alla perdita
Questo termine è stato utilizzato nel 1979, da due studiosi di finanza comportamentale: D. Kahneman e A. Tversky.
Questi due ricercatori, intenti ad analizzare il modo in cui gli esseri umani prendono le proprie decisioni, si sono accorti che “losses loom larger than gains”: le perdite pesano più dei guadagni.
In altre parole, hanno compreso che la sofferenza derivante dalla perdita di una somma di denaro è molto più intensa (per la precisione il doppio) rispetto al piacere di guadagnare la stessa cifra.
Le emozioni come cattivi consiglieri
L’avversione alla perdita è un fenomeno emotivo e, diciamo la verità, nessuno di noi ne è immune quando si parla di soldi.
Ascoltare e seguire l’istinto e le emozioni che ne discendono quando si investe è quasi sempre la cosa peggiore da fare (quando non è lo, è solo fortuna).
Affrontare il timore o non investire
Chi decide di proteggere i propri risparmi dall’inflazione deve necessariamente affrontare questa avversione. Ogni investitore infatti è chiamato ad accettare le normali ed inevitabili oscillazioni del mercato. Azioni e obbligazioni salgono e scendono e talvolta anche tanto!
Requisito fondamentale per poter investire è non avere timore dei propri timori! Bello, certo; ma è possibile capire se siamo o non siamo pronti ad investire?
Vuoi sapere se sei pronto? Dormici su!
A mio avviso, il test del sonno è un ottimo indicatore per stabilire se il risparmiatore può ambire a diventare anche investitore. Nessun investimento, infatti, giustifica una preoccupazione tale da perdere il sonno!
Il risparmiatore che ha una tale preoccupazione deve limitarsi a restare risparmiatore. Potrà “consolarsi” sapendo che nessuna crisi finanziaria, ma “solo” l’inflazione, metterà a repentaglio il suo potere d’acquisto.
Chi invece è in grado di superare il test è pronto ad investire e potrà contare sul mercato e sulla crescita economica del mondo per difendere i propri risparmi.
Sogni d’oro
Finisco rivolgendomi al risparmiatore per porgli una domanda.
Se ti dimostrassi, sulla base di dati statistici, che è possibile investire con le dovute regole senza perdere MAI, ma al massimo accettando perdite (minusvalenze) temporanee e sempre recuperabili, la tua avversione alla perdita verrebbe meno?
Ne parlerò nel prossimo articolo.