Come? Lazy Portfolio
Negli scorsi articoli abbiamo visto in che cosa consiste un portafoglio di investimento di ispirazione lazy e perché è importante averlo. Ma come si costruisce?
Prima di scendere nei dettagli, vorrei evidenziare che mentre il termine ‘pigro’ è comunemente associato ad un atteggiamento negativo, in ambito finanziario la pigrizia è un elemento positivo.
Chi è pigro infatti raramente prende decisioni di investimento sulla base di emotività, intuizioni, mode, sentito dire. In altre parole, non si impegna nel tentativo (vano!) di anticipare o rincorrere i mercati finanziari.
SFRUTTARE LA PIGRIZIA
Punto di partenza sono sempre gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso l’investimento. Rispondere alla domanda “perché si investe?” è fondamentale per iniziare col piede giusto.
In secondo luogo, occorre stabilire il budget di rischio sostenibile dal punto di vista emotivo. Con questo termine non si intende la perdita massima che possiamo sopportare, ma il tempo massimo che siamo disposti a tollerare, dopo un calo dei mercati finanziari, prima di rivedere l’apice del nostro investimento.
Noti obiettivi e rischio sostenibile, l’investitore (se dispone delle necessarie competenze) o il consulente finanziario possono procedere con la costruzione del portafoglio, utilizzando le attività di investimento (asset class) più opportune: azioni, obbligazioni, oro, materie prime, immobiliare, liquidità.
COSTRUIRE UN LAZY PORTFOLIO
Il capitale che si decide di investire viene ripartito (asset allocation) in modo diversificato e decorrelato (ne abbiamo parlato qui), in modo da resistere alle normali oscillazioni/crisi dei mercati finanziari e, contemporaneamente, portare rendimento nel tempo.
In altre parole, si tratta di assegnare un peso alle classi di attività che si intende utilizzare al fine di rendere il viaggio dell’investitore il più confortevole possibile. Un esempio potrebbe essere 30% azioni, 40% obbligazioni, 5% materie prime, 10% oro, 5% immobiliare, 10% liquidità.