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Cina: cala il PIL e la popolazione

Nell’ambito finanziario tutto il mondo è paese. Ciò che accade dall’altro capo del pianeta è importante e ci riguarda. Ecco perché vale la pena rimanere aggiornati.

Ho deciso perciò di creare una piccola rubrica, chiamata #vicinolontano, il cui scopo è raccogliere e commentare notizie provenienti da tutto il mondo, utili a chi si interessa di investimenti.

Qui ve ne riporto due riguardanti la Cina, passate un po’ sotto traccia tra chi non è addetto ai lavori.

La prima notizia è che, nel 2022, il PIL cinese – cioè la ricchezza prodotta – è cresciuto solo del 3%. È il dato più basso dal 1976, molto al di sotto dell’obiettivo del 5,50% perseguito dal governo cinese di Xi Jinping.

La seconda è che, lo scorso anno, la popolazione cinese si è ridotta per la prima volta dal 1961. Il calo demografico cinese (-850.000 la differenza tra nascite e decessi) significa che, anche per la Cina, è iniziato il processo di invecchiamento della popolazione. Alcune proiezioni demografiche intravedono il sorpasso dell’India, già nel 2023, come nazione più popolosa del mondo.

Che cosa significa? Che l’epoca della grande crescita è finita.

Nemmeno la Cina, “fabbrica del mondo” grazie alla sua enorme forza lavoro a basso costo, è riuscita a resistere ai cambiamenti già in atto nei paesi occidentali, dove sempre meno lavoratori dovranno sostenere società sempre più anziane.

Fonti:
Il Sole24ore, Cina, crescita mai così bassa da oltre 40 anni. Popolazione in calo per prima volta da 60 anni

Luca Tremolada, Infodata – Il Sole24ore, Cala la popolazione in Cina, è la prima volta dal 1961